giovedì 25 febbraio 2016

Pater



Fui un buon padre?
Solo tu potrai dirlo: il resto
sarà maldicenza o gloria vana,
inutile orpello nel tempo finale,
quando tutti saremo vagliati
per pensieri, parole e omissioni.

Ma so che in un luogo profondo di te
riverbera ancora l’eco d’un canto
sgraziato, assoluto, si spande l’odore
di pelle che sposò la tua culla.

Sono un uomo. La mia vita piena di sbagli.
Quando, donna, li saprai uno ad uno,
giudica con indulgenza,
e cerca quella stanza dell’anima
dov’è viva la voce che leniva
il tuo pianto, ti guidava nel sonno
lungo il mare della notte agitato.

Che tanto di me rimanga.
Abbastanza.


San Cumano, 8 luglio 2014, al lume di candela

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