Fui
un buon padre?
Solo
tu potrai dirlo: il resto
sarà
maldicenza o gloria vana,
inutile
orpello nel tempo finale,
quando
tutti saremo vagliati
per
pensieri, parole e omissioni.
Ma
so che in un luogo profondo di te
riverbera
ancora l’eco d’un canto
sgraziato,
assoluto, si spande l’odore
di
pelle che sposò la tua culla.
Sono
un uomo. La mia vita piena di sbagli.
Quando,
donna, li saprai uno ad uno,
giudica
con indulgenza,
e
cerca quella stanza dell’anima
dov’è
viva la voce che leniva
il
tuo pianto, ti guidava nel sonno
lungo
il mare della notte agitato.
Che
tanto di me rimanga.
Abbastanza.
San Cumano, 8 luglio
2014, al lume di candela
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