Sal 10: «Ho sperato nel Signore, che non è un Dio a
comando». Se esaudisce secondo le nostre attese, le nostre preghiere e i nostri
sacrifici sarebbero idolatrici. Le sue vie sono misteriose, eppure «egli su di me
si è chinato, ha dato ascolto la mio grido».
Canto nuovo. Lode al nostro Dio.
Che fare? Lodare.
«La tua legge è nel profondo del mio cuore». Lì la debbo
cercare. Lì la debbo custodire quando l’avrà trovata.
Conosci te stesso. Scendi nel tuo cuore.
Custodire, non nascondere.
Bisogna proclamare, annunziare, non tenere chiuse le
labbra.
«Io sono povero e infelice.
Di me ha cura il Signore».
Nell’estrema derelizione scoprire che, comunque, c’è
sempre qualcuno che ha cura di noi.
Mio Dio, non tardare.
(19 dicembre 2001, ore 7)
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