Teoria e prassi
In un adolescente è
già tanto iniziare ad avere consapevolezza che “un altro mondo è possibile”.
Poi c’è tempo per adeguare i comportamenti: non è tanto facile, sai. Ci possono
volere anche anni. Almeno così è stato per me. Però è molto importante iniziare
ad avere consapevolezza, iniziare a vedere le cose diversamente. Poi ci sono
moltissime resistenza da vincere: l’educazione ricevuta, l’emulazione, la paura
di uscire fuori dal coro. Dietro l’anticonformismo di facciata (il piercing, i
pantaloni strappati ecc) si nasconde un conformismo di sostanza. E andare “in
direzione ostinata e contraria” richiede sacrificio, capacità di reggere la
critica. Quindi si inizi dalla consapevolezza. Si lavori sulle idee. Poi verrà
il resto. Che i giovani siano comprensivi con se stessi.
La consapevolezza deve
precedere l’azione. Questo il compito del pensiero, della filosofia: vivere
con consapevolezza. Poi ci vuole tempo perché ci sono zone cristallizzate
del nostro essere. L’uomo, insegna Aristotele, è un essere
abitudinario. Esempio: io sono diventato vegetariano a 17 anni. Non è
accaduto in un giorno: prima nacque la confusa consapevolezza che gli animali
soffrono, e che io ero causa indiretta della loro sofferenza, poi gradualmente
inizia ad eliminare, senza dire nulla a casa, alcune carni (maiale, vitello,
pollo), poi il pesce, poi, dopo alcuni mesi, tutto, diventando esplicito nella
scelta.
Lotto nelle mie
lezioni - da cristiano (un’altra contraddizione?) - qualunque
“provvidenzialismo”. Se Dio è morto in croce, se Dio ha abbandonato i
“sommersi” ad Auschwitz, quale Provvidenza dovrei cogliere nella storia? Cerco
di far crescere cuori impavidi, che non temono di sporcarsi le mani per rendere
migliore il mondo, senza alcuna garanzia che questo debba accadere. Se c’è un disegno nella storia, io non posso
conoscerlo. Ma posso agire, qui ed ora, per rendere più umano il pezzo
di mondo avuto in sorte. Questo è il principio-responsabilità. Che si regge su
quell’incertezza di cui meditava
il capitano Staros ne La sottile linea rossa. Bisogna agire come se
nella storia non ci fosse alcun telos
(né immanente - Hegel, Marx - né trascendente - l’ebraismo, il cristianesimo). Noi diamo senso alla storia con il nostro
agire.
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