martedì 14 ottobre 2014

Per aspera a Ponte




Francesca Moccia, poetessa vera, mi ha invitato a presentare Per aspera a Ponte, nella bella Abbazia di S. Anastasia, dove già, insieme, ospitammo Marco Guzzi e Maurizio Cucchi

Leggerò anche le poesie che sono nate dopo il ventennio racchiuso nel libriccino, che mi stanno portando probabilmente altrove.

domenica 12 ottobre 2014

Collins [Talvolta]



Some Days

Some days I put the people in their places at the table,
bend their legs at the knees,
if they come with that feature,
and fix them into the tiny wooden chairs.
All afternoon they face one another,
the man in the brown suit,
the woman in the blue dress,
perfectly motionless, perfectly behaved.
But other days, I am the one
who is lifted up by the ribs, 
then lowered into the dining room of a dollhouse
to sit with the others at the long table.
Very funny,
but how would you like it
if you never knew from one day to the next 
if you were going to spend it
striding around like a vivid god,
your shoulders in the clouds, 
or sitting down there amidst the wallpaper,
staring straight ahead with your little plastic face?
                    

Billy Collins

Talvolta                      

Talvolta metto le persone 
al loro posto a tavola, 
piego loro le gambe alle ginocchia,
se presentano quella caratteristica,
e le fisso su minuscole sedie di legno.

Per tutto il pomeriggio sono 
una di fronte all’altra,    
l’uomo col completo marrone,
la donna col vestito blu,
perfettamente immobili, 
perfettamente educate. 

Altre volte, invece, sono io 
che vengo sollevato per le costole,
poi calato nella sala da pranzo 
di una casa delle bambole
per sedere insieme agli altri 
alla tavola lunga.

Molto buffo!
Ma a voi piacerebbe
non sapere mai - giorno per giorno -              
se lo passerete incedendo 
come fulgenti esseri divini,                 
le spalle  tra le nuvole,
o seduti lì tra carta da parati,
fissando il vuoto col vostro piccolo volto di plastica?

(trad. di Anna Rita Margio e Nicola Sguera)

Coglimi. Accoglimi


martedì 7 ottobre 2014

Jiménez - Tu luce





Luz tú

Luz vertical,
luz tú;
alta luz tú,
luz oro;
luz vibrante,
luz tú.
Y yo la negra, ciega, sorda, muda sombra horizontal.

Juan Ramón Jiménez

Tu luce

Luce verticale,
tu luce;
tu luce alta,
luce d’oro;
luce vibrante,
tu luce.
E io la nera, cieca, sorda, muta ombra orizzontale.

(trad. di Anna Rita Margio)

domenica 5 ottobre 2014

Neruda - Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura...



da Cento sonetti d’amore

XCIV

Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
da svegliare la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud solleva i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.

Non voglio che vacillino il tuo riso o i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non chiamare il mio petto, sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.

È una casa tanto grande l’assenza
che c’entrerai attraverso le pareti
e appenderai i quadri là nell’aria.

È una casa tanto trasparente l’assenza
che senza vita io ti vedrò vivere

e se tu soffri, amore, morirò anch’io.