Che
gioia il tuo desiderio. M’irrori,
t’irradi
stringendomi il petto,
succhiandomi
il seno.
È
linfa lo sperma: feconda
l’amore
di rosa. Fiorisco
cadendo
nel tempo, e scopro
delizie
negate all’infanzia.
Ti
stringo nel vuoto
d’amore
che segue l’amore.
E
allora, parlando con Dio,
tutta,
sposo, ti rivendico mia.
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