Tarkovskij non è solo un immenso regista,
senza eredi purtroppo. È una delle figure più alte dell’intero panorama
artistico del Novecento.
Autore di soli capolavori, sintesi mirabile dell’intera cultura russa, della sua spiritualità più profonda, mi ha donato (in notti memorabili, quando Rai 3 era il rifugio delle mie disperazioni) la possibilità di esplorare zone sconosciute di me stesso, del mondo, di Dio. Lo specchio è poesia visiva, accompagnata spesso dalla poesia verbale del padre del regista.
Autore di soli capolavori, sintesi mirabile dell’intera cultura russa, della sua spiritualità più profonda, mi ha donato (in notti memorabili, quando Rai 3 era il rifugio delle mie disperazioni) la possibilità di esplorare zone sconosciute di me stesso, del mondo, di Dio. Lo specchio è poesia visiva, accompagnata spesso dalla poesia verbale del padre del regista.
Anche la mia vita accede, miracolosamente,
alle visioni che per la prima volta vidi in quelle immagini.
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