martedì 15 marzo 2016

I dieci film della vita: 4. The Elephant Man (Lynch)


La crudeltà dell’uomo, la poesia che riesce ad attecchire nell’abiezione, la compassione umana ma anche l’ambizione che ci rode. David Lynch, di cui amo (quasi) tutto, è riuscito a tenere questo e molto altro in un film dall’estetica rigorosa, dominato da suoni angoscianti (ma d’altronde l’angoscia è la tonalità emotiva dominante di tutta la sua opera). Il circo e le accademie mediche, gli slum e la quiete borghese. John Merrick, lo sventurato protagonista di The Elephant Man, realmente esistito nella Londra in cui Stevenson immaginava agire il suo Mr. Hyde, è uno dei personaggi più dolenti del cinema contemporaneo, protagonista di una favola amara con un finale che possiamo anche fingere lieto, per chiudere gli occhi di fronte al sadismo di cui l’uomo è capace.

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