Da
quando nacqui a me stesso
portai
dentro un peso,
indicibile
peso, ineffabile,
assillo
perpetuo dei giorni,
anche
lieti. Da allora mi chiesi
se
esiste alla vita, all’essere, al reale
una
trasparenza come di cristallo.
O
è mio destino questa opacità,
pesantezza
che alligna in ore eterne,
con
il peso del mio grande corpo.
1 gennaio 2009
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