giovedì 28 gennaio 2016

Chi semina vento (tra i vinti) raccoglie tempesta (nel deserto)




Chi semina vento (tra i vinti) raccoglie tempesta (nel deserto)

                                                  ad Alberto Asor Rosa

 1

Finalmente una guerra
vera da raccontare a figli e nipoti.
Lo sbarco in Normandia nel ricordo dei nonni,
l’offensiva del Tet per i padri. Per noi
la guerra del Golfo: già pronta per l’uso.

2

«La mia vita è come un vento:
non ha nulla a cui aggrapparsi».

Ancora qualche giorno e potremo
ripensare con calma, bevendo
coca-cola, gli eventi finali.

Torri crollanti:
Grenada, Panama, Tripoli,
Baghdad, [...].

«Da casupole con le porte chiuse
una nenia straziante saluta
un piccolo caduto di guerra.»

3

E gli storici saranno onesti:
parleranno di un Ottantanove
pieno di speranze ma dai precari
equilibri, dai nodi irrisolti.

Dalle pagine del Corriere della Sera:
«Gli intellettuali tacciono
davanti ai grandi dilemmi».

E hanno ragione.
Tutte le notti consumate sui libri:
lacrimae - rabbia, orrore, paura -
mundi. Per ritrovarci alla tragedia
muti.

4

I mercanti d’anni iniziano a contare
i denari, a reclamare posto
nelle aziende i pennivendoli.

«Quasi una manna per petrolieri e giornalisti»

Sublime ironia della lingua!

5

Babilonia distrutta. Il popolo
eletto si prostra al Dio di luce
atomica.
Ritrovate nel deserto pace e fertilità!

Nasceranno papaveri dal sangue.

È caduta, è caduta Babilonia la grande
ed è diventata covo di demoni
radioattivi.

Hai minacciato le nazioni,

hai sterminato l’empio.

(1991)

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