martedì 27 febbraio 2018

La rivoluzione gentile 27 (I candidati alla Camera per l'uninominale)

Mentre si avvicina la conclusione (sotto la neve!) di questa breve e intensa campagna elettorale, vorrei soffermarmi sulle candidature nei collegi uninominali.
Premessa: il sistema elettorale è pessimo. Notoriamente è stato costruito per danneggiare il M5S, e ha finito per favorire un’aggregazione confusa, soprattutto a destra, di progetti e proposte eterogenei e incompatibili. Il M5S aveva trovato l’accordo con il PD sul cosiddetto “tedeschellum”, vicino all’idea di legge elettorale votata dalla Rete.
Mi soffermerò (in due post diversi) solo su quei candidati che hanno chance concrete di essere eletti. In altre liste ce ne sono di buoni o ottimi (alcuni amici cari o carissimi, come Amerigo Ciervo, a cui va il mio in bocca al lupo), ma la loro partecipazione è simbolica (argomentazione che si ritrova in Flores d'Arcais), in un sistema divenuto sostanzialmente tripolare (sebbene i sondaggi più accreditati in Campania riducano lo scontro al M5S e al Centrodestra). 
Alla Camera il Centrosinistra schiera Carmine Valentino
Sindaco di S. Agata de’ Goti, appartenente al ristrettissimo cerchio (o triangolo?) magico di Del Basso De Caro (con Ricci, Presidente della Provincia, e Mortaruolo, consigliere regionale), Valentino (nato nel 1972), perito agrario, inizia la sua attività politica nella DC, prosegue nel Partito popolare, poi nella Margherita, per approdare al PD. Viene eletto nel 2011 consigliere comunale nel suo paese e ne diviene Assessore. Nel 2003 viene eletto consigliere provinciale, e diviene Assessore alle Finanze (fino al 2008). Nel 2004 era stato intanto rieletto consigliere a S. Agata e confermato Assessore. Nel 2008 viene rieletto alla Provincia e diviene Assessore della giunta Cimitile. Nel 2009 diviene Sindaco del suo paese, riconfermato nel 2014. Dal 2016 è Segretario provinciale del PD. Forte in lui il retaggio della formazione democristiana, si ricorda una infelice presa di posizione per la chiusura della Biblioteca Melenzio. Politico “professionista” a tutto tondo, il suo merito maggiore è quello di aggregare voti e consenso.
Il Centrodestra, invece, si presenta con il volto di Fernando Errico. Medico, fortemente radicato nella sua comunità (S. Nicola Manfredi), fedelissimo di Clemente Mastella, segretario provinciale dell’Udeur, nel 2005 diviene consigliere regionale del partito (ne è capogruppo). Nel gennaio 2008 viene coinvolto nel terremoto giudiziario che coinvolge il partito e fa cadere il governo Prodi. Ne esce definitivamente assolto nel settembre 2017. Nel 2011 diviene Sindaco di San Nicola, viene rieletto nel 2016. Dopo la rottura con Mastella, si avvicina a Nunzia De Girolamo nel 2015 prima in NCD e poi in Forza Italia. 
Figura di politico del Sud addirittura paradigmatica: medico del suo paese, Sindaco, fa esperienza alla Regione, ora tenta il grande salto sostenuto dall'ex Ministro delle Politiche Agricole. Necessaria una parentesi su quest’ultima: credendo di essere la zarina del berlusconismo nel Sannio, ha assunto atteggiamenti arroganti, sopperendo alla sua rinomata mancanza di voti personali con l’avvicinamento di consiglieri comunali come Vincenzo Sguera e Luigi Scarinzi, ma non accorgendosi della geniale manovra di accerchiamento che Clemente Mastella e altri leader forzitalioti campani (memori del suo “tradimento” a favore di Alfano) le stavano preparando. A poche ore dalla chiusura delle liste, ha scoperto di esser stata esiliata ad Imola, mentre Sandra Mastella era capolista nel Sannio e il marito entrava, portando tutto il suo carico di voti e consiglieri, in Forza Italia. Mastella è politico machiavellico e spietato nei confronti degli avversari. Lo ha dimostrato ancora una volta. Difficile perdoni a Errico il suo tradimento.
Il M5S candida alla Camera, per l’uninominale, Angela Ianaro. Giannoniana, docente e ricercatrice di farmacologia alla “Federico II” con esperienza internazionale, segnata dalla precoce scomparsa della madre, che la indirizzerà alla specializzazioni sui farmaci oncologici, da sempre simpatizzante del Movimento, mai impegnata prima in politica. 
Durante la campagna elettorale è stata al centro di una stucchevole polemica, dalla quale è uscita con classe e grazia, che sono le cifre della sua personalità. 
Angela è una madre (ruolo che rivendica, sottolineando quanto sia complesso per lei continuare a farlo in questi giorno ma anche doveroso), una docente (molto amata dagli studenti), una ricercatrice presente in molti simposi nel mondo. 
È il frutto di una scelta, a mio avviso lungimirante, del Movimento: aprirsi a quanto di meglio i territori producono nel mondo delle professioni, dell’Università, della scuola, di quella che, insomma, un tempo si chiamava “società civile” per dare una classe dirigente completamente nuova al Paese, accanto ad attivisti di provato valore e fedeli ai principi fondanti il Movimento.
I suoi interventi in questi giorni hanno coniugato ragione e sentimento, testa e cuore. Eccone alcuni per farsi un’idea della qualità della persona.
Ospedali
Sanità
Sanità
Agricoltura
Decremento demografico
Mi sono limitato a mettere insieme tre biografie, sicuramente lacunose. Ovviamente io sono partigiano. 
Ai lettori e agli elettori la scelta.


Nessun commento: