Premessa: il sistema elettorale è pessimo. Notoriamente è stato costruito per danneggiare il M5S, e ha finito per favorire un’aggregazione confusa, soprattutto a destra, di progetti e proposte eterogenei e incompatibili. Il M5S aveva trovato l’accordo con il PD sul cosiddetto “tedeschellum”, vicino all’idea di legge elettorale votata dalla Rete.
Mi soffermerò (in due post diversi) solo su quei candidati che hanno chance concrete di essere eletti. In altre liste ce ne sono di buoni o ottimi (alcuni amici cari o carissimi, come Amerigo Ciervo, a cui va il mio in bocca al lupo), ma la loro partecipazione è simbolica (argomentazione che si ritrova in Flores d'Arcais), in un sistema divenuto sostanzialmente tripolare (sebbene i sondaggi più accreditati in Campania riducano lo scontro al M5S e al Centrodestra).
Alla Camera il Centrosinistra schiera Carmine Valentino.
Figura di politico del Sud addirittura paradigmatica: medico del suo paese, Sindaco, fa esperienza alla Regione, ora tenta il grande salto sostenuto dall'ex Ministro delle Politiche Agricole. Necessaria una parentesi su quest’ultima: credendo di essere la zarina del berlusconismo nel Sannio, ha assunto atteggiamenti arroganti, sopperendo alla sua rinomata mancanza di voti personali con l’avvicinamento di consiglieri comunali come Vincenzo Sguera e Luigi Scarinzi, ma non accorgendosi della geniale manovra di accerchiamento che Clemente Mastella e altri leader forzitalioti campani (memori del suo “tradimento” a favore di Alfano) le stavano preparando. A poche ore dalla chiusura delle liste, ha scoperto di esser stata esiliata ad Imola, mentre Sandra Mastella era capolista nel Sannio e il marito entrava, portando tutto il suo carico di voti e consiglieri, in Forza Italia. Mastella è politico machiavellico e spietato nei confronti degli avversari. Lo ha dimostrato ancora una volta. Difficile perdoni a Errico il suo tradimento.
Durante la campagna elettorale è stata al centro di una stucchevole polemica, dalla quale è uscita con classe e grazia, che sono le cifre della sua personalità.
Angela è una madre (ruolo che rivendica, sottolineando quanto sia complesso per lei continuare a farlo in questi giorno ma anche doveroso), una docente (molto amata dagli studenti), una ricercatrice presente in molti simposi nel mondo.
È il frutto di una scelta, a mio avviso lungimirante, del Movimento: aprirsi a quanto di meglio i territori producono nel mondo delle professioni, dell’Università, della scuola, di quella che, insomma, un tempo si chiamava “società civile” per dare una classe dirigente completamente nuova al Paese, accanto ad attivisti di provato valore e fedeli ai principi fondanti il Movimento.
I suoi interventi in questi giorni hanno coniugato ragione e sentimento, testa e cuore. Eccone alcuni per farsi un’idea della qualità della persona.
Ospedali
Sanità
Sanità
Agricoltura
Decremento demografico
Mi sono limitato a mettere insieme tre biografie, sicuramente lacunose. Ovviamente io sono partigiano.
Ai lettori e agli elettori la scelta.
Nessun commento:
Posta un commento