lunedì 13 giugno 2016

La rivoluzione gentile 2 (Nessun compromesso)


Largo!
Ah, che bel vivere,
che bel piacere
che bel piacere
per un consigliere
di qualità 
di qualità !
Tutti mi chiedono,
tutti mi vogliono,
Umberto, Clemente,
perfino il fanciullo
dai biondi capelli...

Mi sia concesso l’uso del sarcasmo in questi giorni in cui entrano in rotta di collisione modi di concepire e praticare la politica incompatibili. Mi fa sorridere lo stupore che leggo negli occhi o nelle parole di chi si affanna a farci proposte “indecenti” pur di strappare un cenno o una parola di sostegno in vista del ballottaggio. Appare sconcertante a chi intende la politica come "carriera" o supporto alla professione che ci siano persone non in vendita, a nessun prezzo. Perché fino ad oggi, evidentemente, e l’indecoroso trasformismo che più volte ho analizzato lo mostra, c’è stato un listino prezzi continuamente aggiornato.


Dunque, non è stato neanche necessario entrare ancora in Consiglio per iniziare a trasformare radicalmente lo scenario politico cittadino.
Lo ribadisco (ove ce ne fosse bisogno avendolo detto direttamente o indirettamente agli interessati): per me Del Vecchio e Mastella pari sono. Facce della stessa medaglia politica, oramai arrugginita. Ho già scritto che “nessuno dei suddetti” mi può rappresentare. È finito il tempo della scelta del “meno peggio”. Di “realismo politico” questo paese è quasi morto. E non si faccia risuonare l'appello all'etica della responsabilità!


Spiace che altri abbiano fatto scelte poco coerenti con quanto affermato in campagna elettorale:
Ribadendo affetto per Vittoria Principe, che conosco dall'adolescenza, e avendo comunque ritenuto assolutamente velleitaria la sua proposta politica, priva di radici e condivisione, noto con dispiacere questo posizionamento che contraddice quanto da lei stessa affermato in campagna elettorale.
Esattamente come fa Raffaele Tibaldi appoggiando Del Vecchio, dopo averne dette peste e corna. 
Con inevitabile coda avvelenata.
Ho avuto modo di notare, per altro, che concezione avvilente del "popolo" emerga da queste scelte, dialogando con Anna Maria Pedicini.

Unica posizione coerente, per ora, quella di Gianfranco Ucci.

Constato, però, con grande soddisfazione (sono certi condivisa dai tantissimi che guardano con speranza al M5S) che sia Raffaele Del Vecchio che Clemente Mastella, nel tentativo palese di ingraziarti il M5S o il suo elettorato, stanno prendendo impegni importanti e facendo scelte in controtendenza rispetto all’ultima stagione: dai nomi dialcuni assessori (in risposta alla nostra “chiamata pubblica”) alla questione mensa, dalla Commissione trasparenza al reddito di dignità. L’auspicio è che queste promesse non siano solo un volgare espediente elettorale. Li ricorderemo a chiunque dovesse diventare Sindaco della città.
A mio avviso, e qui entriamo nel campo degli impegni, il M5S svolgerà una quadruplice funzione:
1) sarà il terminale istituzione della “cittadinanza attiva” diffusa;

2) promuoverà su temi decisivi (acqua pubblica, processi, mensa et cetera) contrinformazione a favore dei cittadini;

3) farà proposte concrete incalzando l’amministrazione, nella consapevolezza che i cambiamenti possono essere promossi dal basso e da piccoli gruppi consapevoli;


4)  vigilerà sul corretto uso delle risorse pubbliche.

Non si sono fatti, non si fanno e non si faranno accordi con nessuno né sopra né sotto banco. Si collaborerà dopo sulle questioni concrete, senza fare opposizione aprioristica e “ideologica”, con chiunque. La nostra stella polare sarà solo e sempre il bene comune. Basta una persona (e noi saremo sicuramente in due, forse più: siamo ricchi!) motivata e con la schiena dritta a cambiare istituzioni malate.



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