venerdì 3 giugno 2016

Diario politico 27 (Appello al voto)


Ho cercato in questi mesi di analizzare “dall’interno” la campagna elettorale, nella scomoda posizione del soldato impegno nello scontro che cerca di capire lo svolgimento della battaglia in corso e il possibile esito.
Questo è l’ultimo post di quella che credo e auspico sia la prima parte della contesa.
Ai miei occhi è chiaro che il cittadino si trova di fronte un’alternativa secca: la vecchia politica dei politici di professione (qualunque età essi abbiano) e la nuova politica fondata sull’attivismo civico e la passione civile.

Il giudizio sul centrosinistra rappresentato da Raffaele Del Vecchio è dato dalle condizioni penose, dal punto di vista ambientale ed economico, di Benevento. È apparso grottesco che si sia proposto di risolvere problemi creati in buona parte dalla amministrazione di cui è stato vicesindaco per 10 anni. La domanda è sorta spontanea: «Dove sei stato per dieci anni?». Riconsegnare la città a quel blocco di potere, dopo dieci anni di scempi, significherebbe proporre, su scala cittadina, una “sindrome di Stoccolma” dai tratti patologici.
L’altro lato della medaglia del professionismo politico è Clemente Mastella, che in quarant’anni di onesta militanza politica è divenuto uno dei simboli del trasformismo, degno per altro di una tesi di laurea dedicata al clientelismo

Sceglierlo significherebbe un salto nel passato che servirebbe solo a rilanciarne le ambizioni politiche nazionali, avendo egli dimostrato scarsissima conoscenza delle problematiche beneventane. La domanda è sorta spontanea: «Non sono già tanti quarant’anni di politica?»


Al netto di liste civiche, assolutamente degne ma meramente testimoniali, resta dunque la scelta del MoVimento Cinque Stelle e di Marianna Farese come candidato Sindaco.

Alla fine di questa lunga avventura, complessa, piena di contraddizioni che non nego a me stesso, di scivoloni ed errori ma anche di entusiasmo e passione civile, chiedo a chi legge e vota a Benevento un voto per due dei 32 candidati al Consiglio Comunale, un uomo e una donna

Personalmente, dopo aver speso 100 euro per la mia campagna elettorale, per i doverosi quanto inutili “santini” e la promozione di alcuni post sulla pagina Facebook, mi impegno a proseguire quanto intrapreso. La “rivoluzione gentile” è in marcia: qualunque sia il ruolo che ci toccherà, nella guida della città, nella intransigente opposizione a chi la governerà, nell’attivismo puro e semplice, essa è destinata a modificare radicalmente il volto di Benevento.
Questi saranno i principi cui ci ispireremo sempre:

Non ho mai nascosto a me stesso le contraddizioni e le tensioni interne, ma nello stesso tempo ho imparato in questi anni e, in particolare, in questi tre mesi "furiosi", che siamo una comunità. Per questo mi congedo con due foto tra le tante in cui traspare questo valore che prima di tutto testimoniamo.








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