Ho cercato in questi mesi di
analizzare “dall’interno” la campagna elettorale, nella scomoda posizione del
soldato impegno nello scontro che cerca di capire lo svolgimento della
battaglia in corso e il possibile esito.
Questo è l’ultimo post di quella
che credo e auspico sia la prima parte della contesa.
Ai miei occhi è chiaro che il
cittadino si trova di fronte un’alternativa secca: la vecchia politica dei
politici di professione (qualunque età essi abbiano) e la nuova politica
fondata sull’attivismo civico e la passione civile.
Il giudizio sul centrosinistra
rappresentato da Raffaele Del Vecchio è dato dalle condizioni penose, dal punto
di vista ambientale ed economico, di Benevento. È apparso grottesco che si sia
proposto di risolvere problemi creati in buona parte dalla amministrazione di
cui è stato vicesindaco per 10 anni. La domanda è sorta spontanea: «Dove sei
stato per dieci anni?». Riconsegnare la città a quel blocco di potere, dopo
dieci anni di scempi, significherebbe proporre, su scala cittadina, una “sindrome di Stoccolma” dai tratti patologici.
L’altro lato della medaglia del
professionismo politico è Clemente Mastella, che in quarant’anni di onesta
militanza politica è divenuto uno dei simboli del trasformismo, degno per altro
di una tesi di laurea dedicata al clientelismo.
Sceglierlo significherebbe un
salto nel passato che servirebbe solo a rilanciarne le ambizioni politiche nazionali,
avendo egli dimostrato scarsissima conoscenza delle problematiche beneventane. La domanda è sorta spontanea: «Non sono già tanti quarant’anni di politica?»
Al netto di liste civiche,
assolutamente degne ma meramente testimoniali, resta dunque la scelta del
MoVimento Cinque Stelle e di Marianna Farese come candidato Sindaco.
Alla fine di questa lunga
avventura, complessa, piena di contraddizioni che non nego a me stesso, di
scivoloni ed errori ma anche di entusiasmo e passione civile, chiedo a chi
legge e vota a Benevento un voto per due dei 32 candidati al Consiglio
Comunale, un uomo e una donna.
Personalmente, dopo aver speso
100 euro per la mia campagna elettorale, per i doverosi quanto inutili “santini”
e la promozione di alcuni post sulla pagina Facebook, mi impegno a proseguire
quanto intrapreso. La “rivoluzione gentile” è in marcia: qualunque sia il ruolo
che ci toccherà, nella guida della città, nella intransigente opposizione a chi
la governerà, nell’attivismo puro e semplice, essa è destinata a modificare
radicalmente il volto di Benevento.
Questi saranno i principi cui ci ispireremo sempre:
Non ho mai nascosto a me stesso le contraddizioni e le tensioni interne, ma nello stesso tempo ho imparato in questi anni e, in particolare, in questi tre mesi "furiosi", che siamo una comunità. Per questo mi congedo con due foto tra le tante in cui traspare questo valore che prima di tutto testimoniamo.
Questi saranno i principi cui ci ispireremo sempre:
Non ho mai nascosto a me stesso le contraddizioni e le tensioni interne, ma nello stesso tempo ho imparato in questi anni e, in particolare, in questi tre mesi "furiosi", che siamo una comunità. Per questo mi congedo con due foto tra le tante in cui traspare questo valore che prima di tutto testimoniamo.
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