venerdì 17 gennaio 2014

Per aspera - Catia Manna



Ciao Nicola,
ho letto subito il tuo libro! Innanzitutto grazie per la dedica. La foto in copertina ci restituisce una bellezza d’altri tempi e la prefazione di Franco Arminio è preziosa, non soltanto per chi scrive poesie, ma anche per quelli che potrebbero essere i suoi potenziali lettori: «Abbiamo bisogno di sacro ma non in forma cerimoniale, in forma di fenditure, di incrinature... Il difetto delle raccolte di versi forse è proprio nel presentare solo i filetti, i lacerti della nostra esperienza, tralasciando le budella, i tendini, le vene, il sangue nero dello squartamento». La tua poesia, quella delle prime sezioni in cui si articola la raccolta, è delicata e in questo ti ho riconosciuto. Al sorriso di tua madre, ho pensato (I morti preghiera II). Proprio questa è la poesia che rileggo, l’Antologia di Spoon River dei tuoi affetti («Pace a nonna Anna, che visse per i figli fino al disprezzo di sé / Pace ad Angelina, che seppe servire senza essere servile / Pace a Gabriella, che ebbe in dono l’amore vero e un male mortale»). Chissà quale sarà la mia pace e se le persone che mi circondano avranno mai il mio  profondo, come tu l'hai restituito ad ogni nome a te vicino. Le poesie che ho preferito sono state dunque quelle appartenenti alle sezioni Matrix, Cronache e Bestiario. «Nessun animale è innocente o colpevole», come l’uomo vivo? Anche io amo molto gli animali, lo sfumarsi della nostra durezza in campagna: «Ci vorrebbe la pioggia, un contadino mi dice, dal volto scavato» (Il peccato); «Sarà lunga notte…fino a quando la fiamma brucia a cola la cera sulle tombe bianche, sulle ossa stanche» (Pace); «Ti vedo come parte di uno strano paesaggio, dove nei campi si perdono i lampioni» (La puttana contadina). Nella poesia I morti (preghiera) I ho rivisto questi versi de L'Ecclesiaste: «I morti non sanno niente /Compensi non ne hanno più / Nel ricordo non sono più». Degli ultimi componimenti, ho apprezzato, in particolare, A mia moglie. Grazie Nicola! Spesso, nelle poesie, anche in quelle di poeti riconosciuti oggi come importanti, a me, che non so nulla e sto cercando di imparare, sembra di vedere solo parole. Un abbraccio grandissimo.

Catia Manna 

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Catia Manna, appassionata cultrice dei classici, è autrice di Tra le cinque e le sei (Lieto Colle).

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