Ciao Nicola,
ho letto subito il
tuo libro! Innanzitutto grazie per la dedica. La foto in copertina ci
restituisce una bellezza d’altri tempi e la prefazione di Franco Arminio è
preziosa, non soltanto per chi scrive poesie, ma anche per quelli che potrebbero
essere i suoi potenziali lettori: «Abbiamo bisogno di sacro ma non in forma
cerimoniale, in forma di fenditure, di incrinature... Il difetto delle raccolte
di versi forse è proprio nel presentare solo i filetti, i lacerti della nostra
esperienza, tralasciando le budella, i tendini, le vene, il sangue nero dello
squartamento». La tua poesia, quella delle prime sezioni in cui si articola la
raccolta, è delicata e in questo ti ho riconosciuto. Al sorriso di tua madre,
ho pensato (I morti preghiera II).
Proprio questa è la poesia che rileggo, l’Antologia
di Spoon River dei tuoi affetti («Pace a nonna Anna, che visse per i figli
fino al disprezzo di sé / Pace ad Angelina, che seppe servire senza essere
servile / Pace a Gabriella, che ebbe in dono l’amore vero e un male mortale»). Chissà
quale sarà la mia pace e se le persone che mi circondano avranno mai il mio profondo, come tu l'hai restituito ad ogni
nome a te vicino. Le poesie che ho preferito sono state dunque quelle
appartenenti alle sezioni Matrix, Cronache e Bestiario. «Nessun animale è innocente o colpevole», come l’uomo
vivo? Anche io amo molto gli animali, lo sfumarsi della nostra durezza in
campagna: «Ci vorrebbe la pioggia, un contadino mi dice, dal volto scavato» (Il peccato); «Sarà lunga notte…fino a
quando la fiamma brucia a cola la cera sulle tombe bianche, sulle ossa stanche»
(Pace); «Ti vedo come parte di uno
strano paesaggio, dove nei campi si perdono i lampioni» (La puttana contadina). Nella poesia I morti (preghiera) I ho rivisto questi versi de L'Ecclesiaste: «I morti non sanno niente /Compensi non ne hanno più / Nel ricordo non
sono più». Degli ultimi componimenti, ho apprezzato, in particolare, A mia moglie. Grazie Nicola! Spesso,
nelle poesie, anche in quelle di poeti riconosciuti oggi come importanti, a me,
che non so nulla e sto cercando di imparare, sembra di vedere solo parole. Un
abbraccio grandissimo.
Catia Manna
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Catia Manna, appassionata cultrice dei classici, è autrice di Tra le cinque e le sei (Lieto Colle).
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