Maria Elena Boschi è stata ieri in città,
contestata dai movimenti sociali, per supportare il candidato Sindaco di un
anomalo centrosinistra sostenuto da abbondanti “pezzi” di destra (il caso più
clamoroso è quello di Roberto Capezzone), Raffaele Del Vecchio. Ma dimenticavo
che Denis Verdini è stato ricevuto dai vertici del Partito, costringendo, come
è stato scritto sarcasticamente, a coprire le foto di Gramsci e Berlinguer.
La Boschi è la bellissima e potentissima (e
non sappiamo quale delle due caratteristiche sia alla base del suo ruolo) ministra
responsabile del DDL che modifica in maniera sostanziale la Costituzione
italiana. Sulla vicenda si giocheranno le sorti politiche di Matteo Renzi e dei
prossimi anni della vita politica italiana.
La Boschi è il volto fascinoso e
perfido del potere piddino nazionale.
Umberto Del Basso De Caro è il dominus del PD
sannita. La sua storia politica non è precisamente lineare.
Appartenente ad una
delle famiglie più note e potenti della città, socialista, difensore di Bettino
Craxi in Parlamento, cade con lui in un limbo da cui cerca di uscire
addirittura appoggiando Berlusconi alle elezioni del 1994. Sdoganato da Massimo
D’Alema in un incontro che si tenne al Teatro Calandra, ha gradualmente
conquistato un partito (i DS) in cui gli ex comunisti furono marginalizzati
fino all’insignificanza. Ora è il gran burattinaio che, anche in virtù dei
molteplici appoggi di cui gode, decide e impone (come nella caso della
candidatura di Del Vecchio, ritenuta da molti debole e mal digerita). “Il Fatto”
gli dedica periodiche attenzioni come quella di ieri.
Celeberrime le
intercettazioni in cui si vantava di essere un «demonio».
Del Basso De Caro è
il volto tronfio e sprezzante del potere piddino nazionale e locale.
Stefano Graziano è consigliere regionale del
PD, Presidente regionale del Partito dal 2014. Da pochi giorni è stata resta nota l’accusa di concorso esterno in associazione
mafiosa. Secondo le accuse Graziano sarebbe il punto di riferimento politico ed
amministrativo del clan Zagaria.
Graziano è il "lato oscuro" del PD meridionale e
nazionale.
Carmine Valentino è il Sindaco di Sant’Agata
dei Goti, il più bel paese del Sannio. È anche il Segretario provinciale del
PD. Esteticamente appare l’esatto contraltare della Boschi. Come i potenti
medievali deve ritenere che la corpulenza sia il segno esteriore del potere.
Alcuni giorni fa, dopo aver mandato un’ispezione della polizia municipale, ha
comunicato alla Biblioteca "Michele Melenzio" lo “sfratto”. Un gioiellino che
conserva 15.000 volumi viene fatto chiudere per un “capriccio” o una vendetta,
dovuta alle critiche che il Direttore della Biblioteca, Giancristiano
Desiderio, muove, da uomo libero, al Sindaco della sua città.
Valentino
è il volto arrogante del potere piddino locale.
Quatto volti che si intrecciano nelle nostre elezioni beneventane:
quattro volti che fanno paura per motivi diversi. Parole come riforma della
Costituzione, massoneria, camorra, repressione del pensiero libero si mescolano
confusamente.
A ciascuno di loro mi oppongo e mi opporrò con
tutti gli strumenti politici a mia disposizione.
Quando si ricostruirà la storia del Sannio di
questi anni nessuno potrà dirmi complice.
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