Per un pugno di euro... A "Liberazione", in RC, a Napoli per gli appalti, in Calabria e a Firenze. Dopo la durissima sconfitta elettorale, la scomparsa della sinistra "radicale" (!) dal Parlamento italiano, assistiamo tra l'attonito e il soddisfatto al crepuscolo inglorioso di una classe dirigente (!!) che sarà ricordata a lungo per la sua rissosità, la sua insipienza, la sua mancanza di lungimiranza, e, peggio di tutto, per la sua quasi assoluta mancanza di etica. Ed è, dunque, giusto che, nel tempo del crepuscolo, l'idolo che simboleggi questa disfatta gioiosa e sorridente sia Vladimir Luxuria.