Caro Nicola,
sono felice di poterti scrivere per condividere alcuni pensieri occasionati dal tuo Spes contra Spem. Immergermi nei tuoi versi, ha significato imbarcarsi in un viaggio poetico che si snoda attraverso le stazioni più significative e fondamentali dell'esistenza umana.
Ciò che mi ha colpito di più è
stata la tua capacità di delineare il percorso poetico con una sintesi e una
profondità che mi riportano l'immagine di un vino pregiato, distillato con cura
e lungamente stagionato prima di essere gustato sulla "tavola del
canto". Ogni tema - amore, morte, cura, speranza, Dio - risuona nei tuoi
versi con una sincerità e una bellezza profondamente umana, come se ogni parola
fosse stata scelta con attenzione per trasmettere un significato profondo e
universale.
Inoltre, ho molto apprezzato la
tua abilità nel mescolare prosa narrativa e poesia, creando una commistione che
avvolge il lettore, conducendolo attraverso le varie stazioni della vita. È
come se fossimo presi per mano e guidati, con la pazienza da un Virgilio
eterno, attraverso i corridoi labirintici dell'esistenza, pronti ad affrontare
ciò che la vita ci riserva con coraggio e consapevolezza - spes contra spem,
appunto. Grazie!
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Antonio Martone insegna Filosofia politica presso l’Università di Salerno, ma è anche pittore, poeta e narratore.