giovedì 12 marzo 2020

La scuola "a distanza" [σχολή]



L’emergenza sta costringendo tutta la comunità scolastica a inventarsi, letteralmente, strumenti e pratiche nuove. Per garantire un diritto e ottemperare un dovere.
Ho scritto un appello nei giorni scorsi che invitava, come richiamato da una nota ministeriale per una volta non meramente burocratica, a tenere vive, con ogni strumento le classi e non limitarsi a trasmettere lezioni e assegni.
I ragazzi hanno bisogno di sentire la nostra presenza. Può sembrare surreale. Ma cosa non lo è in questi tempi?


Sto invitando i miei alunni anche a colloqui individuali e a creare piccoli gruppi in cui non solo avere chiarimenti o spiegazioni strettamente scolastici ma anche leggere insieme. Il primo nato (e la cosa confesso mi ha commosso) si chiama: La setta dei poeti estinti.


* * *


TV7 ha messo a disposizione i propria media al corpo docente sannita per brevi lezioni che integrino quanto andiamo facendo per continuare a svolgere il nostro dovere e garantire ai nostri allievi un diritto fondamentale.
Mi sembrava doveroso iniziare con pagine scritte nel cuore di una guerra vera (la seconda) che invitano a ritessere il legame comunitario quanto tutto intorno pare dissolverlo. Per questo ho iniziato con La prima radice di Simone Weil, pensatrice oramai entrata nel "canone" della filosofia novecentesca.



INVITO CALDAMENTE I COLLEGHI A FARE USO DELLO STRUMENTO CONTATTANDO ME O LA REDAZIONE PER CONCORDARE I CONTENUTI DEGLI INTERVENTI.



Nessun commento: