giovedì 17 novembre 2016

La rivoluzione gentile 6 (Indennità di presenza)


Il 4 novembre mi sono stati accreditati 890,74 euro per l’attività di consigliere comunale da luglio a ottobre.
In questi tre mesi ho partecipato a tutti i consigli comunali svoltisi e, parzialmente (in relazione al lavoro scolastico), ai lavori di alcune Commissioni consiliari (Ambiente, Lavori Pubblici, Servizi Sociali, Sport, Cultura, Mobilità).
L’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale di Benevento recita: «I consiglieri hanno diritto all’indennità di presenza, nella misura prevista dalla legge, per ciascun giorno di partecipazione effettiva ai lavori del Consiglio, delle Commissioni, delle Consulte o della Conferenza dei capigruppo».  
Il gettone  di  presenza  (nei  consigli  comunali  e  nelle  commissioni)  dei  consiglieri comunali è di € 42,90. L’importo massimo che un consigliere comunale può percepire (aldilà del numero delle presenze in consiglio ed in commissione) è di € 1.034,74. 
Sull’argomento ci sono due scuole di pensiero: chi ritiene che la politica dovrebbe essere un servizio prestato gratuitamente alla comunità e chi ritiene, al contrario, che è doveroso remunerare in qualche modo tali attività per rendere possibile a tutti, anche a chi non ha reddito, ad esempio, espletarla decorosamente.
Sono soldi ben spesi dalla comunità? È evidentemente molto presto per rispondere, e la domanda riguarda il senso stesso non tanto dei Consigli quanto delle Commissioni, la loro reale utilità. La mia impressione è che tutto dipende dalla qualità delle conduzione delle stesse e dall’alchimia che si crea fra i componenti, spesso a prescindere dalle appartenenze e dagli schieramenti. Ci sono Commissioni che stanno svolgendo un lavoro di approfondimento su questioni complesse, spesso con discussioni dure ma proficue, e che potrebbe diventare la base di delibere consiliari importanti. Altre commissioni, invece, scontano l’inesperienza di chi le guida e appaiono, francamente, un luogo di discussione poco produttivo. L’auspicio è che tutti si rendano conto che i soldi dei cittadini devono sempre produrre risultati, soprattutto in una fase drammatica come quella che, con la dichiarazione di dissesto, ci avviamo tutti a vivere.
A proposito... Come utilizzare quei soldi? Si accettano suggerimenti dei cittadini, ovviamente. Una parte sarà certamente utilizzata per radicare il Movimento 5 Stelle in città, non come soggetto politico interno al Palazzo ma come terminale dell’attivismo civico, permanente luogo di ascolto di bisogni reali, elemento di una rete “dal basso” di trasformazione di Benevento. Tutto questo costa: tempo, fatica, denaro... 

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