Il 4 novembre mi sono stati accreditati 890,74 euro per l’attività
di consigliere comunale da luglio a ottobre.
In questi tre mesi ho partecipato a tutti i consigli
comunali svoltisi e, parzialmente (in relazione al lavoro scolastico), ai
lavori di alcune Commissioni consiliari (Ambiente, Lavori Pubblici, Servizi
Sociali, Sport, Cultura, Mobilità).
L’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale di
Benevento recita: «I consiglieri hanno diritto all’indennità di presenza, nella
misura prevista dalla legge, per ciascun giorno di partecipazione effettiva ai
lavori del Consiglio, delle Commissioni, delle Consulte o della Conferenza dei
capigruppo».
Il gettone di
presenza (nei consigli
comunali e nelle
commissioni) dei consiglieri comunali è di € 42,90. L’importo
massimo che un consigliere comunale può percepire (aldilà del numero delle
presenze in consiglio ed in commissione) è di € 1.034,74.
Sull’argomento ci sono due scuole di pensiero: chi ritiene
che la politica dovrebbe essere un servizio prestato gratuitamente alla
comunità e chi ritiene, al contrario, che è doveroso remunerare in qualche modo
tali attività per rendere possibile a tutti, anche a chi non ha reddito, ad
esempio, espletarla decorosamente.
Sono soldi ben spesi dalla comunità? È evidentemente molto
presto per rispondere, e la domanda riguarda il senso stesso non tanto dei
Consigli quanto delle Commissioni, la loro reale utilità. La mia impressione è
che tutto dipende dalla qualità delle conduzione delle stesse e dall’alchimia
che si crea fra i componenti, spesso a prescindere dalle appartenenze e dagli
schieramenti. Ci sono Commissioni che stanno svolgendo un lavoro di approfondimento
su questioni complesse, spesso con discussioni dure ma proficue, e che potrebbe
diventare la base di delibere consiliari importanti. Altre commissioni, invece,
scontano l’inesperienza di chi le guida e appaiono, francamente, un luogo di
discussione poco produttivo. L’auspicio è che tutti si rendano conto che i
soldi dei cittadini devono sempre produrre risultati, soprattutto in una fase
drammatica come quella che, con la dichiarazione di dissesto, ci avviamo tutti
a vivere.
A proposito... Come utilizzare quei soldi? Si accettano suggerimenti dei cittadini, ovviamente. Una parte sarà certamente utilizzata per radicare il Movimento 5 Stelle in città, non come soggetto politico interno al Palazzo ma come terminale dell’attivismo civico, permanente luogo di ascolto di bisogni reali, elemento di una rete “dal basso” di trasformazione di Benevento. Tutto questo costa: tempo, fatica, denaro...
A proposito... Come utilizzare quei soldi? Si accettano suggerimenti dei cittadini, ovviamente. Una parte sarà certamente utilizzata per radicare il Movimento 5 Stelle in città, non come soggetto politico interno al Palazzo ma come terminale dell’attivismo civico, permanente luogo di ascolto di bisogni reali, elemento di una rete “dal basso” di trasformazione di Benevento. Tutto questo costa: tempo, fatica, denaro...
Nessun commento:
Posta un commento