lunedì 8 giugno 2020

Libri che cambiano la vita

Caterina discuterà per l’anomalo esame di Terza media un tema nato dalle discussioni fatte in queste settimane: l’ebraismo. Orgogliosa, ha voluto fare quasi tutto da sola. E lo considero un segno importante di maturazione. Tra i vari materiali recuperati per cercare spunti una sintesi della Bibbia illustrata su cui mi sono formato. Trascorrevo ore intere a leggere la storia del popolo ebraico, innamorandomi di Sansone e Davide, prima di arrivare alle vicende di Gesù. Riguardandolo ora scopro che i disegni in cui mi immergevo, per quanto di piccolo formato, erano di un grandissimo maestro della Nona arte, Gianni DeLuca, uno dei più raffinati disegnatori italiani. E ringrazio, dunque, il caso di questo duplice incontro: per lo splendore delle storie bibliche e per le immagini che si sono scolpite nella mia mente.

Lo scorro dopo quasi quarant’anni. Ricordo l’angoscia del diluvio universale, la lotta di Giacobbe con l’angelo, Giuseppe che racconta i suoi sogni profetici, i primogeniti morti in Egitto nelle braccia disperate delle madri…
Invecchiando, scopro che quel patrimonio di storie, simboli, riti, che ha accompagnato la mia infanzia fino alla crisi dei diciassette anni, mi ha plasmato nel profondo. Il compito della mia vita, nella sua ultima parte, sarà quello di estrarre il succo vitale di quella eredità.
La morale di questa vicenda è che un solo libro può irradiare effetti immensi nell’esistenza intera contribuendo alla sua formazione spirituale, etica ed estetica.
Malgrado mia madre avesse l’ottima abitudine di scrivere chi ci avesse regalato quei libri, in questo caso non ci sono tracce. Probabilmente lo comprò lei.
Regaliamo libri (meglio se illustrati) a figli e figli di amici. Potremmo, senza saperlo, cambiare le loro vite.

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